Giro d’Italia 2023, Geraint Thomas: “In televisione può sembrare tutto facile, ma andiamo sempre forte: il livello in gruppo non è mai stato così alto”
Alla vigilia delle ultime 6 tappe del Giro d’Italia 2023, Geraint Thomas è pronto per provare a mettere il suo nome sul Trofeo senza Fine. Considerata “temporanea” la presenza di Bruno Armirail davanti a tutti in classifica generale, il gallese della Ineos Grenadiers è in pratica la Maglia Rosa virtuale, con una manciata di secondi sugli altri favoriti rimasti in gara, ovvero Primož Roglič (Jumbo-Visma), João Almeida (UAE Team Emirates) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious). Al netto di una seconda settimana trascorsa senza scossoni (esclusi i ritiri), gli uomini di classifica dovranno per forza di cose gettare la maschera nei prossimi giorni.
“Ma non mi aspetto cose folli come quella messa in atto da Chris Froome nel 2018 – le parole di Thomas nella conferenza stampa tenuta durante il secondo giorno di riposo – Il ciclismo è intrattenimento, ma noi corridori dobbiamo pensare a vincere. E per farlo non devi sprecare energie. Pensate a Richard Carapaz nel Giro dell’anno scorso: nelle prime due settimane ha attaccato ogni volta che poteva e poi nell’ultima è calato. Io voglio correre, ma non solo per divertimento e per poi magari saltare in aria e vedere qualcun altro approfittarne. Ho iniziato questo Giro cercando di perdere il minor tempo possibile in classifica e sperando di essere al meglio per la terza settimana. Per ora sta andando meglio del previsto”.
Thomas torna sul discorso spettacolo: “Anche io sono un po’ deluso da quel che non è successo – le considerazioni del gallese – Mi sarebbe piaciuto mettermi alla prova con gli altri favoriti. Le occasioni c’erano, ma le circostanze non erano quelle giuste. A volte in televisione le cose possono sembrare facili, quando si guardano le corse. Ma se si va a 300-400 watt, non si va piano. Il livello in gruppo, oggi, è semplicemente più alto di quanto non sia mai stato“.
Thomas guarda ai rivali per la vittoria finale: “Almeida e Roglič sono i più vicini e quindi sono i più pericolosi. Ma non escludo Caruso, è costante ed esperto, proprio come me… Lui c’è sempre, finora ha dato un’impressione di forza e in passato è andato spesso vicino alla vittoria. Dovremo stare attenti a lui. Ma penso che tutti quelli che al momento sono ai primi 10 posti della classifica generale siano pericolosi”.
In casa Ineos ci sono due corridori fra questi 10, Thymen Arensman e Laurens de Plus, rispettivamente nono e decimo: “Loro sono carte che abbiamo ancora in mano e certamente possiamo usarle a nostro vantaggio. Thymen e Laurens stanno andando molto bene in questo Giro. Anche le squadre di Almeida e Roglič sono forti, ma loro hanno corridori che sono più indietro al momento in classifica. Quindi, sotto questo aspetto, noi possiamo giocare in maniera più ‘pesante’. Quindi, sì, credo che iniziereremo a usare Arensman e De Plus”.
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